UAS - Corso on line per la formazione di piloti A1-A3
Limitazioni dello spazio aereo

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Corso online ENAC

 
Lo spazio aereo nazionale dal punto di vista della navigazione aerea viene suddiviso in più spazi delimitati sia in senso orizzontale che verticale, con specifiche caratteristiche e funzioni.
Ad ogni spazio delimitato si applicano specifiche regole per la navigazione, che per semplicità sono state codificate secondo 7 "classi" identificati dalle lettere dalla A alla G.
Spazi Class B e F in Italia non ce ne sono.
Spazi aerei controllati
Classe IFR
Consentito
VFR
Consentito
Separazione Servizi forniti Limite di velocità
(IAS)
Obbligo di
contatto radio
Autorizzazione
all'ingresso
Trasponder
IFR-IFR IFR-VFR VFR-VFR
A Si No Si n/a n/a ATCS, FIS, ALS Non previsto Si Si Obbligatorio
Attivo mod. A C
B Si Si Si Si Si ATCS, FIS, ALS Non previsto Si Si Attivo mod. A C
C Si Si Si Si Traffic info ATCS, FIS, ALS 250 kts sotto FL 100 Si Si Attivo mod. A C
D Si Si Si Traffic info Traffic info ATCS, FIS, ALS 250 kts sottoFL100 Si Si Attivo mod. A C
E Si Si Si No No ATCS, FIS, ALS 250 kts sotto FL100 IFR: Si
VFR: No
IFR: necessaria
VFR: non necessaria
Attivo mod. A C
Spazi aerei non controllati
Classe IFR Consentito VFR Consentito Separazione Servizi forniti Limite di velocità
(IAS)
Obbligo di contatto radio Autorizzazione all'ingresso Trasponder
IFR-IFR IFR-VFR VFR-VFR
F Si Si Si, per quanto possibile No No FIS, ALS 250 kts sotto FL 100 IFR: Si
VFR: No
No Attivo mod. A C
G Si Si No No No FIS, ALS 250 kts sotto FL 100 IFR: Si
VFR: No
No Attivo mod. A C
 
Partendo dal più "grande" e arrivando al più "piccolo" abbiamo:

FIR - Flight Information Region

La FIR è lo spazio aereo definito entro il quale vengono forniti i servizi FIS (servizio informazioni di volo) e il servizio ALS (allarme) - Class G.
Questo non è uno spazio controllato (non si può usufruire del servizio ATCS Air Traffic Control Service).
L'ente che opera nelle FIR è il FIC (Flight Information Center)
All'Italia sono assegnate tre FIR: Milano, Roma e Brindisi. La FIR di Milano è poi ulteriormente divisa tra i FIC di Milano e Padova.
La FIR opera dal livello del suolo SFC (Surface) a FL 195 (19500 ft QNE).

UIR - Upper Information Region

La UIR è l'estensione sopra il livello di volo 195 (19500 ft - grossolanamente 6000 m) delle FIR.
Le UIR sono a loro volta divise in inferiore (sino a FL 460) e superiore (da FL 460 in su).
Nella UIR inferiore lo spazio aereo è di classe C - controllato - mentre nella UIR superiore (siamo sopra i 46000 ft - più o meno 15.000 m, quindi al di sopra delle rotte commerciali, in spazi raggiungibili solo da velivoli particolari, per lo più militari) ritorna in class G non controllato.

TMA - Terminal Control Area

La TMA (Terminal Control Area) è una regione controllata, istituita per lo più nelle vicinanze di aeroporti importanti.
L'ente che fornisce assistenza in una TMA è l'ACC (Area Control Center)
Sono aree dedicate al traffico IFR, che servono per consentire una agevole gestione dei voli in arrivo ed in partenza dagli aeroporti di maggiore importanza.
All'interno di una TMA possono esservi più aeroporti con le rispettive zone di controllo CTR.
Ovviamente non è necessario che le TMA partano dal livello del suolo, come non è necessario che arrivino al limite verticale della FIR (FL 190).
Sopra e sotto questo livello lo spazio ritorna "class G".
Il livello minimo per la TMA stabilito dall'ICAO è di 700 ft AGL (più o meno 200 m Above Ground Level - sopra il livello del suolo, la TMA di Milano parte da 2500 AMSL o 1500 GND delle due la più alta), ma normalmente i livelli minimi sono più alti, per consentire il traffico VFR senza troppo impegno (il traffico VFR DA FASTIDIO nelle aree dove si vola IFR sia per la differenza di velocità tra i velivoli, sia per la frequente difficoltà di comunicazione e, finalmente, perché il traffico VFR segue regole diverse dall'IFR e i controllori dovrebbero prestare molta più attenzione ad un piccolo C152 pilotato da un pilota d'aeroclub che non a un 747 pilotato da un professionista).
Le TMA possono a loro volta essere divise in diverse zone (ad esempio la TMA di Roma è divisa in 19 zone diverse, ognuna con regole e limitazioni specifiche).
In Italia le TMA sono Milano, Padova, Roma e Brindisi
 

CTR - Control Zone

Le zone CTR sono per definizione zone "controllate", in genere utilizzate preferenzialmente dal traffico IFR, ma a seconda della classificazione utilizzabili anche dal traffico VFR, che però deve attrezzarsi come richiesto (ad esempio potrebbero dover essere dotati di trasponder in modalità C, sicuramente devono esser dotati di radio).
Il CTR parte dal livello del suolo e arriva ad una certa quota.
Alcuni CTR sono poi ulteriormente divisi in zone, con diversi limiti verticali, in modo da permettere alle quote non interessate dal traffico IFR attività di volo VFR non controllata.
L'ente che opera nel CTR è l'APP (Approach)

ATZ - Aerodrome Traffic Zone

L'ATZ è lo spazio aereo definito istituito attorno ad un aeroporto (AERODROMO, aerodrome) a protezione del traffico di aerodromo, cioè in atterraggio e in decollo.
Può essere controllato, della stessa classe del CTR in cui è inserito, o non controllato (Class G) se non inserito in un CTR.
Può anche essere controllato e non inserito in un CTR.
L'ente che opera nell'ATZ è la TWR (Tower) se controllato o AFIS (Aerodrome Flight Information) se non controllato.
Ovviamente il limite inferiore è sempre GND (ground) - il limite superiore può variare.


Altre zone in cui può essere delimitato lo spazio aereo sono :
P ZONA VIETATA - (Prohibited Area) Spazio aereo di dimensioni definite entro il quale è proibito il volo degli aeromobili.
Sono zone in cui è vietato volare, ad esempio sopra le carceri o le caserme o altri edifici particolari, i parchi naturali (per questi esistono specifiche ordinanze che regolamentano il volo, le centrali elettriche, insediamenti industriali ...
R ZONA REGOLAMENTATA - (Restricted Area) Sono zone entro le quali il volo può essere permesso a certe condizioni, ad esempio in orari o giornate particolari, o a livelli particolari.
D ZONA PERICOLOSA (Danger Zone) Sono zone dove esistono pericoli oggettivi per la navigazione aerea, però non di entità tale da rendere necessaria una regolamentazione.
Il pilota deve informarsi sui pericoli relativi al sorvolo di tali zone e poi è libero di regolarsi secondo coscienza.
In queste zone è vietato il volo agli UAS.
TSA ZONA TEMPORANEAMENTE RISERVATA (Temporary Segregated Area) Zone che richiedono di essere riservate per tempi definiti all'attività di specifici utenti, ad esempio le zone destinate all'attività supersonica (militare).
 

NOTAM

I NOTAM (NOtices To AirMan) sono avvisi che riguardano la lo stato di funzionamento delle strutture aeronautiche (piste, radioaiuti, ostacoli, procedure, servizi).
Normalmente riguardano condizioni temporanee (è ad esempio con un NOTAM che si comunica l'indisponibilità temporanea di una pista o di un radioaiuto per manutenzione o lo svolgimento di una particolare manifestazione che possa interessare in qualche modo la navigazione aerea) e comunque diverse rispetto a quelle riportate su AIP (Aeronautical Information Publication - sono pubblicazioni a livello nazionale che contengono tutte le informazioni di interesse aeronautico a carattere stabile o comunque sufficientemente stabile).
I NOTAM sono scritti in inglese secondo una codifica particolare - ad es:

A) LIMJ (codice ICAO che identifica l'aeroporto di Genova)
B) 21/03/01 09:02 C) 21/05/28 12:00 (validità temporale della comunicazione)
E) PRECISION APPROACH PATH INDICATOR (PAPI) RWY28 RIGHT SIDE UNSERVICEABLE REF AIP AD 2 LIMJ 1-5 (indica il non funzionamento del sistema visivo di approccio PAPI per la pista 28)

REGOLE DI UTILIZZO DELLE SPAZIO AEREO PER UAS

Le regole di circolazione e utilizzo dello spazio aereo sono contenute nel Regolamento (UE) 2019/947 e circolare ENAC ATM-09
Regolamento 2019/947 - Le operazioni UAS sono in categoria "APERTA" se:
  • Il drone pesa meno di 25 kg
  • Si mantiene una distanza di sicurezza dagli assembramenti di persone (50 metri da persone - 150 metri da assembramenti o edifici)
  • Non si sorvolano persone
  • Si mantiene condizione VLOS (Visual Line Of Sight), cioè il pilota operatore è sempre in contatto visivo col drone
  • Il drone non vola ad un'altezza dal terreno superiore a 120 m (escluso l'eventuale momentaneo superamento di un ostacolo)
Circolare ATM - 09 - Zone geografiche - si individuano particolari restrizioni in ristrette zone geografiche, cioè individuate per estensione orizzontale.
I criteri per individuare le zone geografiche nazionali sono riportati nella circolare ATM-09, congiuntamente alle procedure richieste per eventuali autorizzazioni connesse al loro impiego.
Zone geografiche. La circolare individua 2 categorie di zone geografiche:
1) quelle istituite per motivi di safety, nelle vicinanze degli aeroporti;
2) quelle istituite per motivi di sicurezza, security e ambientali, nonché avvisi di pericoli alla navigazione, tutte le aree classificate come regolamentate (R), proibite (P) e pericolose (D), pubblicate in AIP-Italia e replicate sul sito d-flight.

Le zone geografiche definite secondo i criteri della circolare ATM-09 sono mappate sul sito d-flight. Il pilota, prima di ogni volo, deve verificare la fattibilità dell'area interessata alla sua attività su tale sito.
d-flight è un portale dedicato agli operatori UAS per la fornitura dei servizi di registrazione, geo-consapevolezza, identificazione a distanza e pubblicazione delle informazioni sulle zone geografiche.Le zone geografiche del punto 1) sono vietate agli UAS in categoria aperta e sono permesse solo alle categorie specifiche e certificate.
Le zone geografiche del punto 2) di tipo R o P sono proibite a tutti gli UAS. Eventuali deroghe possono essere autorizzate da ENAC secondo le disposizioni contenute nella circolare ATM-05. Nelle zone D sono presenti pericoli al volo.
Le zone geografiche del punto 1) prevedono dei volumi di spazio aereo costruiti in base a distanze e relative altezze dal centro dell'aeroporto, intese avio/eli/idrosuperfici e hanno forme rettangolari, partendo da un'altezza verticale minima fino alla massima quota raggiungibile. Le distanze sono riferite al "Punto di Riferimento Aeroportuale" (Aerodrome Reference Point - ARP).

Come individuato nella figura a lato in prossimità degli aeroporti controllati non si può operare a meno di 6 km dal centro della pista secondo il suo sviluppo longitudinale e a 2.5 km secondo lo sviluppo trasversale.
La quota operativa (AGL) è limitata a 25 metri sino a 10 km di distanza longitudinale e 4 di distanza trasversale.
E' limitata a 45 m sino a 15 km longitudinali e 8 km trasversali.
All'interno di una CTR o un ATZ la quota e COMUNQUE limitata a 60m.
 
Come individuato nella figura a lato in prossimità degli aeroporti non controllati non si può operare a meno di 3 km dal centro della pista secondo il suo sviluppo longitudinale e a 1 km secondo lo sviluppo trasversale.
La quota operativa (AGL) è limitata a 25 metri sino a 6 km di distanza longitudinale e 2.5 di distanza trasversale.
E' limitata a 45 m sino a 10 km longitudinali e 4 km trasversali.
All'interno di una CTR o un ATZ la quota e COMUNQUE limitata a 60m.

Nelle immagino successive, con gli stessi criteri, si vedono le limitazioni in prossimità di eliporti e aeroporti militari.

Queste restrizioni non si applicano ai droni giocattolo (peso inferiore a 250g).
No si applicano per attività indoor (all'interno di edifici).
Si applicano anche agli aeromodelli.
 

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