Lo spazio aereo nazionale dal punto di vista della navigazione
aerea viene suddiviso in più spazi delimitati sia in senso
orizzontale che verticale, con specifiche caratteristiche e
funzioni.
Ad ogni spazio delimitato si applicano specifiche regole per la
navigazione, che per semplicità sono state codificate secondo 7
"classi" identificati dalle lettere dalla A alla G.
Spazi Class B e F in Italia non ce ne sono.
Spazi aerei controllati |
Classe
|
IFR
Consentito
|
VFR
Consentito
|
Separazione
|
Servizi forniti
|
Limite di velocità
(IAS)
|
Obbligo di
contatto radio
|
Autorizzazione
all'ingresso
|
Trasponder |
IFR-IFR
|
IFR-VFR
|
VFR-VFR
|
A |
Si |
No |
Si |
n/a |
n/a |
ATCS, FIS, ALS |
Non previsto |
Si |
Si |
Obbligatorio
Attivo mod. A C |
B |
Si |
Si |
Si |
Si |
Si |
ATCS, FIS, ALS |
Non previsto |
Si |
Si |
Attivo mod. A C |
C |
Si |
Si |
Si |
Si |
Traffic info |
ATCS, FIS, ALS |
250 kts sotto FL 100 |
Si |
Si |
Attivo mod. A C |
D
|
Si
|
Si
|
Si |
Traffic info
|
Traffic info
|
ATCS, FIS, ALS
|
250 kts sottoFL100
|
Si
|
Si
|
Attivo mod. A C |
E |
Si |
Si |
Si |
No |
No |
ATCS, FIS, ALS |
250 kts sotto FL100 |
IFR: Si
VFR: No |
IFR: necessaria
VFR: non necessaria |
Attivo mod. A C |
Spazi aerei non controllati |
Classe
|
IFR Consentito
|
VFR Consentito
|
Separazione
|
Servizi forniti
|
Limite di velocità
(IAS)
|
Obbligo di contatto radio
|
Autorizzazione all'ingresso
|
Trasponder |
IFR-IFR
|
IFR-VFR
|
VFR-VFR
|
F |
Si |
Si |
Si, per quanto possibile
|
No |
No |
FIS, ALS |
250 kts sotto FL 100 |
IFR: Si
VFR: No |
No |
Attivo mod. A C |
G
|
Si |
Si |
No
|
No
|
No
|
FIS, ALS
|
250 kts sotto FL 100
|
IFR: Si
VFR: No
|
No
|
Attivo mod. A C |
|
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Partendo dal più "grande" e arrivando al più
"piccolo" abbiamo:
FIR - Flight
Information Region |
La FIR è lo spazio aereo definito entro il quale
vengono forniti i servizi FIS (servizio informazioni di
volo) e il servizio ALS (allarme) -
Class G.
Questo non è uno spazio controllato (non si può usufruire
del servizio ATCS Air Traffic Control Service).
L'ente che opera nelle FIR è il FIC (Flight Information
Center)
All'Italia sono assegnate tre FIR: Milano, Roma e Brindisi.
La FIR di Milano è poi ulteriormente divisa tra i FIC di
Milano e Padova.
La FIR opera dal livello del suolo SFC (Surface) a FL 195
(19500 ft QNE). |
UIR - Upper
Information Region |
La UIR è l'estensione sopra il livello di volo 195 (19500 ft - grossolanamente 6000 m) delle FIR.
Le UIR sono a loro volta divise in inferiore (sino a FL 460)
e superiore (da FL 460 in su).
Nella UIR inferiore lo spazio aereo è di classe C -
controllato - mentre nella UIR superiore (siamo sopra i
46000 ft - più o meno 15.000 m, quindi al di sopra delle
rotte commerciali, in spazi raggiungibili solo da velivoli
particolari, per lo più militari) ritorna in class G non
controllato. |
TMA - Terminal
Control Area |
La TMA (Terminal Control Area) è una regione
controllata, istituita per lo più nelle vicinanze di
aeroporti importanti.
L'ente che fornisce assistenza in una TMA è l'ACC (Area
Control Center)
Sono aree dedicate al traffico IFR, che servono per
consentire una agevole gestione dei voli in arrivo ed in
partenza dagli aeroporti di maggiore importanza.
All'interno di una TMA possono esservi più aeroporti con le
rispettive zone di controllo CTR.
Ovviamente non è necessario che le TMA partano dal livello
del suolo, come non è necessario che arrivino al limite
verticale della FIR (FL 190).
Sopra e sotto questo livello lo spazio ritorna "class G".
Il livello minimo per la TMA stabilito dall'ICAO è di 700 ft
AGL (più o meno 200 m Above Ground Level - sopra il livello
del suolo, la TMA di Milano parte da 2500 AMSL o 1500 GND
delle due la più alta), ma normalmente i livelli minimi sono più alti,
per consentire il traffico VFR senza troppo impegno (il
traffico VFR DA FASTIDIO nelle aree dove si vola IFR
sia per la differenza di velocità tra i velivoli, sia per la
frequente difficoltà di comunicazione e, finalmente, perché
il traffico VFR segue regole diverse dall'IFR e i
controllori dovrebbero prestare molta più attenzione ad un
piccolo C152 pilotato da un pilota d'aeroclub che non a un
747 pilotato da un professionista).
Le TMA possono a loro volta essere divise in diverse zone
(ad esempio la TMA di Roma è divisa in 19 zone diverse,
ognuna con regole e limitazioni specifiche).
In Italia le TMA sono Milano, Padova, Roma e Brindisi |
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CTR - Control
Zone |
Le zone CTR sono per definizione zone "controllate", in
genere utilizzate preferenzialmente dal traffico IFR, ma a
seconda della classificazione utilizzabili anche dal
traffico VFR, che però deve attrezzarsi come richiesto (ad
esempio potrebbero dover essere dotati di trasponder in
modalità C, sicuramente devono esser dotati di radio).
Il CTR parte dal livello del suolo e arriva ad una certa
quota.
Alcuni CTR sono poi ulteriormente divisi in zone, con
diversi limiti verticali, in modo da permettere alle quote
non interessate dal traffico IFR attività di volo VFR non
controllata.
L'ente che opera nel CTR è l'APP (Approach) |
ATZ - Aerodrome
Traffic Zone |
L'ATZ è lo spazio aereo definito istituito attorno ad un
aeroporto (AERODROMO, aerodrome) a protezione del traffico
di aerodromo, cioè in atterraggio e in decollo.
Può essere controllato, della stessa classe del CTR in cui è
inserito, o non controllato (Class G) se non inserito in un
CTR.
Può anche essere controllato e non inserito in un CTR.
L'ente che opera nell'ATZ è la TWR (Tower) se controllato o
AFIS (Aerodrome Flight Information) se non controllato.
Ovviamente il limite inferiore è sempre GND (ground) - il
limite superiore può variare. |
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Altre zone in cui può essere delimitato lo spazio
aereo sono :
P |
ZONA VIETATA - (Prohibited Area) Spazio aereo di
dimensioni definite entro il quale è proibito il volo degli
aeromobili.
Sono zone in cui è vietato volare, ad esempio sopra le
carceri o le caserme o altri edifici particolari, i parchi
naturali (per questi esistono specifiche ordinanze che
regolamentano il volo, le centrali elettriche, insediamenti
industriali ... |
R |
ZONA REGOLAMENTATA - (Restricted Area) Sono zone entro
le quali il volo può essere permesso a certe condizioni, ad
esempio in orari o giornate particolari, o a livelli
particolari. |
D |
ZONA PERICOLOSA (Danger Zone) Sono zone dove esistono
pericoli oggettivi per la navigazione aerea, però non di
entità tale da rendere necessaria una regolamentazione.
Il pilota deve informarsi sui pericoli relativi al sorvolo
di tali zone e poi è libero di regolarsi secondo coscienza.
In queste zone è vietato il volo agli UAS. |
TSA |
ZONA TEMPORANEAMENTE RISERVATA (Temporary Segregated
Area) Zone che richiedono di essere riservate per tempi
definiti all'attività di specifici utenti, ad esempio le
zone destinate all'attività supersonica (militare). |
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Circolare ATM - 09 - Zone geografiche - si individuano particolari
restrizioni in ristrette zone geografiche, cioè individuate per estensione
orizzontale.
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I criteri per individuare le zone geografiche nazionali sono
riportati nella circolare ATM-09, congiuntamente alle procedure
richieste per eventuali autorizzazioni connesse al loro impiego.
Zone geografiche. La circolare individua 2 categorie di zone
geografiche:
1) quelle istituite per motivi di safety, nelle vicinanze degli
aeroporti;
2) quelle istituite per motivi di sicurezza, security e ambientali,
nonché avvisi di pericoli alla navigazione, tutte le aree
classificate come regolamentate (R), proibite (P) e pericolose (D),
pubblicate in AIP-Italia e replicate sul sito
d-flight. |
Le zone geografiche definite secondo i criteri della circolare ATM-09
sono mappate sul sito d-flight. Il pilota, prima di ogni volo, deve
verificare la fattibilità dell'area interessata alla sua attività su tale
sito.
d-flight è un portale dedicato agli operatori UAS per la fornitura dei
servizi di registrazione, geo-consapevolezza, identificazione a distanza e
pubblicazione delle informazioni sulle zone geografiche.Le zone geografiche
del punto 1) sono vietate agli UAS in categoria aperta e sono permesse solo
alle categorie specifiche e certificate.
Le zone geografiche del punto 2) di tipo R o P sono proibite a tutti gli UAS.
Eventuali deroghe possono essere autorizzate da ENAC secondo le disposizioni
contenute nella circolare ATM-05. Nelle zone D sono presenti pericoli al
volo.
Le zone geografiche del punto 1) prevedono dei volumi di spazio aereo
costruiti in base a distanze e relative altezze dal centro dell'aeroporto,
intese avio/eli/idrosuperfici e hanno forme rettangolari, partendo da
un'altezza verticale minima fino alla massima quota raggiungibile. Le
distanze sono riferite al "Punto di Riferimento Aeroportuale" (Aerodrome
Reference Point - ARP).
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Come individuato nella figura a lato in prossimità degli
aeroporti controllati non si può operare a meno di 6 km dal centro
della pista secondo il suo sviluppo longitudinale e a 2.5 km secondo
lo sviluppo trasversale.
La quota operativa (AGL) è limitata a 25 metri sino a 10 km di
distanza longitudinale e 4 di distanza trasversale.
E' limitata a 45 m sino a 15 km longitudinali e 8 km trasversali.
All'interno di una CTR o un ATZ la quota e COMUNQUE limitata a 60m.
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Come individuato nella figura a lato in prossimità degli
aeroporti non controllati non si può operare a meno di 3 km dal
centro della pista secondo il suo sviluppo longitudinale e a 1 km
secondo lo sviluppo trasversale.
La quota operativa (AGL) è limitata a 25 metri sino a 6 km di
distanza longitudinale e 2.5 di distanza trasversale.
E' limitata a 45 m sino a 10 km longitudinali e 4 km trasversali.
All'interno di una CTR o un ATZ la quota e COMUNQUE limitata a 60m.
Nelle immagino successive, con gli stessi criteri, si vedono le
limitazioni in prossimità di eliporti e aeroporti militari. |
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Queste restrizioni non si applicano ai droni giocattolo (peso inferiore a
250g).
No si applicano per attività indoor (all'interno di edifici).
Si applicano anche agli aeromodelli.
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