BUS ASI
Una buona di affidabilità, semplicità
e soprattutto economicità la fornisce la tecnologia basata su BUS
AS-Interface.
Il sistema necessita di un PLC che gestisce periferiche "stupide" cioè
incapaci di funzionare senza il PLC e che in pratica si limitano ad
acquisire lo stato di aperto/chiuso di contatti o gestire dei relè.
Con questo tipo di logica si può gestire la supervisione di un impianto
anche molto articolato, con il limite di pensare alle integrazioni più
che altro in termini di contatti fisici e con un limite fisico di
lunghezza del BUS di un paio di centinaia di metri.
| Il cuore del sistema è
ovviamente il PLC, a questo si deve aggiungere un'interfaccia
AS-I e relativo alimentatore. In campo si installano dei
dispositivi in genere 4I-4O indirizzati. Il PLC leggerà questi dispositivi come ingressi/uscite e le gestirà con la logica che sarà stata programmata. Il BUS viaggia su un cavo a due conduttori (normalmente di sezione 2.5 mm2) che esiste in forma "dedicata" con relativa accessoristica "a vampiro" per connettere i componenti, ma si può utilizzare più economicamente un qualsiasi cavo 2x2.5 derivandosi con i classici cappellotti. |
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I dispositivi di I/O sono installabili su barra DIN, anche se purtroppo non sono della stessa modularità degli interruttori, per cui si montano in genere sul fondo dei quadri o necessitano di un'asolatura apposita sui pannelli frontali. |
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| L'interfaccia
AS-I va invece installata a fianco del PLC. E' opportuno provvedere per questi componenti un'alimentazione privilegiata, preferibilmente tramite UPS, per risparmiar loro i disturbi della rete ENEL. |
I vantaggi più significativi di questa tipologia di impianto sono l'economicità e l'affidabilità, per contro bisogna in pratica programmare qualsiasi azione perché, come già specificato, i componenti non sono "dedicati".
L'integrazione con sistemi diversi (antifurto, antincendio, illuminazione DALI ) può essere fatta a livello di web server sul protocollo TCP-IP o tramite logica a contatti.
