Mostre e
musei |
In ambienti come questi la
possibilità di semplificare l'impianto portando in giro solo una
linea di potenza e un bus può già da sola essere l'unica strada
percorribile per la realizzazione dell'impianto.
Le pareti sono inutilizzabili e spesso le uniche vie cavi
utilizzabili sono delle esigue cornici e le chiavi di rinforzo delle
volte.
I conduttori devono essere resi praticamente invisibili, per contro
il numero di accensioni separate da realizzare è normalmente molto
alto. |
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Se dobbiamo realizzare l'illuminazione di una mostra o
di un museo, comincia ad essere conveniente, per limitare i costi di
gestione, illuminare gli ambienti solo quando effettivamente ci sono
visitatori.
Inoltre a seconda di cosa stiamo esponendo potrebbe essere necessario
utilizzare alcune lampade e altre lasciarle spente, ovvero potrebbe
essere necessario realizzare effetti luminosi scenografici anche ad
esempio in funzione della base musicale diffusa ...
In questo caso, sebbene un impianto di questo tipo sia realizzabile
anche con sistemi tradizionali, la differenza tra la possibilità di
configurare di volta in volta scenari personalizzati, abbinare o meno
l'accensione di una lampada alla presenza di persone e il dover ogni
volta modificare l'impianto intervenendo sul cablaggio è impagabile.
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L'impianto è semplicissimo, e
per maggiore versatilità, invece di un collegamento diretto alle
lampade si è scelto di lavorare con delle prese a spina,
singolarmente comandate da un relè.
Sulle uscite delle interfacce ASI sono
collegate le bobine dei relè, mentre sugli ingressi sono riportati
gli stati dei relè ausiliari abbinati alle telecamere e ai
rivelatori di movimento dell'impianto antintrusione e lo stato
dell'interruttore generale di protezione del quadretto.
L'operatore può impostare ogni presa ON/AUT/OFF dal pannello di
controllo e poi memorizzare l'impostazione su uno scenario
personalizzato che potrà richiamare quando vuole. |
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