Come sulla Terra è
possibile assegnare due coordinate f (fi)
di
Latitudine e Longitudine l (lambda) ad ogni
punto sulla superficie, così si possono assegnare coordinate
equivalenti per localizzare gli astri sulla sfera celeste. Nessun
problema per quello che riguarda la Latitudine, essendo naturale
scegliere come Polo Nord e Polo Sud della sfera celeste l'intersezione
tra questa e l'asse terrestre, ovviamente con il Sud ed il Nord concordi
a quanto è sulla Terra. In questo modo è immediato definire l'equatore
celeste come proiezione sulla sfera celeste dell'equatore terrestre. La
Latitudine astrale così definita si dice Declinazione d
e come sulla Terra ci sono i paralleli di Latitudine, così si tracciano
idealmente nel cielo i paralleli di Declinazione.
Meno immediata è la definizione dell'equivalente della Longitudine,
dal momento che sulla Terra si è scelto un meridiano di riferimento
convenzionale (Greenwich) che, ovviamente, non ha un corrispondente in
cielo.
Per convenzione si fa passare il cerchio orario (l'equivalente celeste
del meridiano) fondamentale per il punto di intersezione tra l'eclittica
(l'orbita apparente del Sole) e l'equatore celeste. Tale punto è detto
"Punto Vernale" o "punto di Ariete" e corrisponde
alla posizione del sole nell'equinozio di primavera. Si indica con P
che è il simbolo della costellazione dell'Ariete e, data la somiglianza
di questo simbolo alla g (gamma) greca, viene
anche detto "punto g".
L'angolo misurato in senso antiorario da 0° a 360° ( o da 0h
a 24h ) dal cerchio orario che contiene il punto P
al cerchio orario che contiene l'astro si dice Ascensione Retta a
dell'astro.
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