LE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE FONDAMENTALI |
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Vediamo nel modo più rapido e sintetico di cui sono capace
che cosa sono le funzioni trigonometriche, e a cosa servono.
Intanto direi di partire da un principio fondamentale:
quello della proporzionalità dei lati corrispondenti nei
triangoli simili:
Se due triangoli sono simili (hanno gli angoli
corrispondenti a due a due uguali) |
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Per essere ancora più semplici consideriamo solo triangoli
rettangoli.
Ora costruiamo un cerchio di raggio unitario (uguale a uno,
così le cose diventano ancora più semplici perché nella
proporzione uno dei termini è UNO).
Sul primo quadrante di questo cerchio (da 0 a 90°) tracciamo
un angolo qualsiasi
α
e dal punto in cui il
lato di questo angolo incontra la circonferenza tracciamo le
perpendicolari agli assi x e y.
Semplicemente, come indicato nella figura a lato, definiamo
seno il lato parallelo all'asse y e coseno quello parallelo
all'asse x.
Abbiamo costruito un triangolo rettangolo con l'ipotenusa
che misura 1 (senza unità di misura UNO e basta).
Qualsiasi altro triangolo rettangolo che abbia un angolo
uguale all'angolo
α
è simile a questo ed ha i lati in proporzione.
Ad esempio nel caso dei due triangoli a fianco sarà b1:1=a1:sen
α
che semplicissimamente
vuol dire a1=b1 sen
α
E nello stesso
modo c1=b1 cos
α. |
Se invece di considerare l'ipotenusa b1
volessimo considerare il lato c1 come
"riferimento", dovremmo utilizzare un'altra
funzione detta "tangente" che è il segmento parallelo
all'asse y, tangente alla circonferenza sull'asse x. In
questo caso avremmo
a1=c1 tg
α .
In questo modo
abbiamo un mezzo molto semplice per trovare i lati di un
triangolo RETTANGOLO, una volta che ne conosciamo almeno uno
e uno dei due angoli non retti.
Ancora più esplicitamente, visto che seno e coseno fanno
riferimento all'ipotenusa di valore UNO, mentre la tangente
fa riferimento al cateto di valore UNO, utilizzeremo:
- Seno e coseno
quando dobbiamo cercare un cateto e abbiamo l'ipotenusa
(o in generale quando c'è di mezzo l'ipotenusa)
- La tangente
quando lavoriamo solo sui cateti
Mi fermo qui, per quello che serve per scomporre vettori e
risolvere triangoli questo che abbiamo detto (e sono
semplici DEFINIZIONI) e già sufficiente. |
Da quello che abbiamo detto derivano due "proprietà"
immediate di queste "funzioni trigonometriche".
La prima è che se applichiamo il teorema di Pitagora al
nostro triangolo fatto da seno e coseno di un qualsiasi
angolo e dall'ipotenusa che VALE 1 (e quindi 12 =
1) si ha:1 = sen2α
+ cos2α
Cioè la somma dei quadrati di seno e coseno dello stesso
angolo vale 1
Inoltre se osserviamo i due triangoli simili ... quello
che ha come cateti seno e coseno e quello che ha come cateti
la tangente e 1 (il raggio del cerchio) vediamo che:
tan
α
: sen
α
= 1 : cos
α
che ci da un'altra proprietà semplice ma utile delle
funzioni seno coseno e tangente: tan
α
= sen
α
/ cos
α
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SCOMPOSIZIONE DI VETTORI |
Seni e coseni sono utilissimi quando, come spesso accade in fisica e
in navigazione, ci troviamo a dover operare con dei VETTORI.
I vettori sono elementi utilizzati per rappresentare delle grandezze
per le quali una semplice quantificazione "scalare" non sarebbe
sufficiente.
Ad esempio ogni qualvolta ho a che fare con un movimento nello
spazio o nel piano, non basta dire "mi sono spostato di 2 metri",
perché per avere una descrizione completa devo dire anche "in che
direzione" mi sono spostato di 2 metri.
Il vettore è quindi un segmento orientato (ha una punta ed una coda)
di una certa lunghezza (la lunghezza del vettore si chiama MODULO).
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Per chiarire, semplicemente, facendo riferimento alla
figura a fianco, i vettori a e b hanno lo stesso modulo ma
direzioni diverse, i vettori b e c hanno la stessa direzione
ma moduli diversi.
Come con i numeri "scalari" anche con i vettori si possono
fare somme e sottrazioni (anche moltiplicazioni e divisioni
ma qui non ce ne occupiamo).
La somma di due vettori è semplicemente il vettore che
risulta unendo la coda e la punta di due vettori posizionati
consecutivamente (come nella figura qui sotto). |
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Nei due esempi sopra il vettore c
è la somma dei vettori a e b.
Come potete immaginare fare i calcoli per risolvere "geometricamente" le due
somme non sarebbe semplicissimo .. ma se invece dei vettori consideriamo le
loro componenti ortogonali la cosa diventa molto più facile:
le due componenti ortogonali del vettore c sono "semplicemente" le somme
delle componenti dei vettori a e b,
che si trovano allineate e per le quali fare la somma è banale.
avremo, utilizzando seni e coseni come abbiamo visto prima:
-
ax= a cos
α
-
bx=
b cos
β
-
ay= a sen
α
-
by=
b sen
β
e quindi
-
cx = ax +
bx
-
cy = ay +
by
Con il teorema di
Pitagora, se serve, possiamo poi trovare il modulo di
c ... ma spesso anche di c
ci conviene mantenere per successivi calcoli le componenti ortogonali
cx e
cy. |