Perché un aereo possa volare è necessario generare una forza
che possa equilibrare il peso e quindi tenerlo in aria.
Questa forza la generano le ali, si chiama PORTANZA, in
inglese LIFT (e noi useremo la L di lift per indicarla per
non fare confusione con le altre "P" di pressione, potenza,
peso ....).
La portanza è dovuta, come abbiamo visto in precedenza, alla
depressione che si genera sul dorso del velivolo. dovuta a
sua volta alla velocità di traslazione e alla densità
dell'aria, raggruppate nel concetto di PRESSIONE DINAMICA.
In particolare la formula della portanza è:
Densità dell'aria e velocità le abbiamo già
incontrate, la superficie alare è una grandezza di
riferimento convenzionale, generalmente si assume la
superficie generata dal'area delle due semiali più
la proiezione del pezzo di fusoliera compresa tra le
due radici, per capirci, le aree gialle
rappresentate nella figura a fianco.
Il coefficiente di portanza Cl è invece un
coefficiente adimensionale che si trova con prove in
galleria del vento.
Per semplicità, anche la resistenza viene espressa
con una formula perfettamente analoga:
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Le prove fatte in galleria aerodinamica vengono eseguite su
pezzi d'ala racchiusi tra due pareti, in modo da non
risentire degli effetti alle estremità, che vedremo più
avanti.
Questi profili vengono investiti da un flusso d'aria e si
misurano le forze che generano, ricavandone i coefficienti
di portanza e di resistenza.
Questo si fa per diversi angoli di incidenza, cioè per
diverse inclinazioni del profilo rispetto al flusso d'aria.
Questo angolo prende diversi nomi: ANGOLO D'ASSETTO, DI
INCIDENZA, D'ATTACCO ... |