Vediamo ora come è possibile risolvere il problema dell'intercettazione in
modo analitico.
Per metodo "analitico" intendo facendo calcoli e non prendendo misure sulla
carta (modo "grafico").
Partiamo dal presupposto di avere una buona familiarità con il calcolo
vettoriale.
Almeno di saper sommare vettori (significa risolvere un triangolo di cui
siano noti due lati e l'angolo tra essi compreso... teorema di Carnot).
In questo caso possiamo considerare il velivolo da intercettare come se
fosse fermo, e un vento di direzione opposta al suo moto, e di intensità
uguale alla sua velocità, ci investisse. |
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In pratica si risolve
un triangolo del vento dove al posto del
vento reale si considera un vento fittizio
WF
somma del vento reale e della
GSB
(presa con verso opposto) dell'intercettato. |
Nel caso più generale dove i due
vettori non sono allineati, la somma si esegue non aritmeticamente
ma geometricamente, utilizzando o un algoritmo grafico (si disegnano
con precisione i vettori e si misura la risultante) o il teorema
di Carnot, di cui ricordo l'enunciato: |
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In un triangolo qualsiasi di cui siano
conosciuti due lati WR
e GSB
e l'angolo tra essi compreso
β è:
WF2
= WR2
+
GSB2
- 2WRGSB
cos β |
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Una volta trovato il vento fittizio e risolto il triangolo del vento, la
velocità GS
trovata è la nostra velocità non più riferita al suolo, ma relativa al
velivolo da intercettare.
Il tempo T necessario
all'intercettazione sarà il rapporto tra la distanza iniziale
AB e questa
GS.
Per sapere dove è il punto P di
intercettazione basterà poi valutare la posizione dell'intercettato dopo
il tempo T rispetto allo stato
iniziale.
Lo spazio percorso da B sarà:
BP =
T x GSB. |
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