In questo capitolo vediamo quali sono i principali titoli aeronautici e
quali sono le differenze relative nella regolamentazione EASA (CE) e in
quella FAA (USA).
Intanto chiariamo che la licenza di volo EASA permette di volare
in USA tanto quanto la licenza di volo FAA permette di volare in
Europa.
La differenza sta nel velivolo che si pilota.
Con una licenza EASA non posso pilotare un velivolo americano
(quelli con la "N" come prima lettera identificativa), mentre
con una licenza FAA non posso pilotare velivoli europei.
In genere non vi sono grosse difficoltà nella conversione di una
licenza privata PPL (ma si potrebbe perdere molto tempo per le
immancabili lungaggini burocratiche) da EASA a FAA, qualche ostacolo in più, per
ragioni "protezionistiche" invece si possono incontrare nella
conversione delle licenza professionali.
Un po' più complicato è il passaggio contrario(si potrebbe
perdere molto tempo per le immancabili lungaggini burocratiche) , da FAA ad EASA,
ma in genere è sempre possibile. |
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PILOTA DI
ALIANTE |
La licenza di pilota di aliante da la possibilità di
volare con velivoli privi di motore.
I vantaggi sono:
- Economicità - nella maggior parte dei club volovelistici si
paga una quota annuale che da diritto all'uso dei velivoli
comuni e poi ad ogni volo si paga solo il "traino" in quota
(oggi si circa 50 - 60 €).
Con un traino quindi un buon pilota può volare anche diverse
ore. Non è raro decollare a metà mattinata e rientrare nel tardo
pomeriggio. IL mantenimento della licenza comporta volare almeno
13 ore all'anno, considerando che una volta acquisita una certa
esperienza un volo può tranquillamente protrarsi per 4 o 5 ore
il mantenimento di solito non è un problema.
- Formazione - Mentre un velivolo a motore sostanzialmente
vola uguale sia dritto che storto, basta dare un po' più di
manetta, un aliante se condotto male inesorabilmente "scende".
Quindi un pilota d'aliante è obbligato ad imparare a "tenere
l'aereo" con perizia e vede la differenza tra il "buono" e il
"mediocre", è quindi stimolato a imparare molto più che un
pilota PPL.
- E' uno "sport", e come tale si presta a gare, raduni, voli
in gruppo. Questo è un lato di questa attività da non
sottovalutare. Troppo spesso ho visto piloti PPL precoci (16
anni) abbandonare l'attività già a 20 perché sostanzialmente non
sapevano cosa farsene (ovviamente parliamo di piloti che non
avevano proseguito nella carriera professionale).
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Per contro la licenza di pilota di aliante non ha alcuno sbocco
professionale e non è propedeutica (se non per il bagaglio
d'esperienza personale del pilota, che io non sottovaluterei) al
conseguimento delle successive licenze professionali.
Personalmente vedrei questa attività come un ottimo inizio per chi
vuole e può approcciarsi a questo mondo già in giovane età (età
minima 16 anni, come per il PPL), permettendo di accumulare un buon
bagaglio di esperienza con poca spesa.
Per capirci, chi vola in aliante paga solo il traino, per cui più
sta in aria e meglio ha fatto fruttare la spesa, chi vola a motore
dal momento che stacca le ruote da terra vede scorrere ogni minuto
come un "tassametro" e quindi l'approccio può essere decisamente
diverso.
Il corso per il conseguimento della licenza consta di 20 ore di volo
e un corso teorico. Il costo mediamente si aggira sui 2500 - 3000 €.
Dopo i 18 anni si possono pilotare velivoli biposto e quindi
trasportare un passeggero.
Non esiste alcuna forma di remunerazione possibile se non come
istruttore.
Sia FAA che EASA non ci sono sostanziali differenze. |
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PILOTA PRIVATO
DI VELIVOLO (PPL) |
E' la licenza base da cui è obbligatorio partire per poter pilotare
un aeroplano.
Se si vuole diventare piloti professionisti bisogna necessariamente
partire da questa licenza.
Il corso PPL consta di 45 ore di volo e di un corso teorico. Il
costo può variare notevolmente da aeroclub ad aeroclub e dipende
principalmente dal tipo di aeroporto su cui si opera (tasse
aeroportuali) e dal tipo dei velivoli utilizzati.
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P 92 - Velivolo ad ala alta biposto. Nasce come
ultraleggero ma può essere immatricolato anche come
aeroplano in categoria normale.
Molto leggero e spartano ha un costo orario medio di 150 €.
In USA #### |
CESSNA 152 - Velivolo ad ala alta biposto. E' un
velivolo molto diffuso, nasce nel 1958 come addestratore
basico ed è in assoluto l'addestratore più diffuso nel
mondo.
Molto leggero e spartano ha un costo orario medio di 150 €.
In USA da 90 a 120 $ |
PIPER PA
28 - Velivolo ad ala bassa quattro posti. E' molto
diffuso, praticamente presente in tutti gli aeroclub. Oltre
ad essere utilizzato per l'addestramento è utilizzato per il
volo turistico o per l'aerotaxi (non in Italia, ma nei paesi
aeronauticamente evoluti).
Costo orario medio da 190 a 250 €.
In USA da 120 a 160$ |
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SOCATA TB-9 TAMPICO - Velivolo ad ala bassa quattro
posti. E' stato scelto dall'Aeroclub d'Italia quale
addestratore basico in sostituzione del vecchio P66-C.
Costo orario medio da 190 a 250 €.
In USA #### |
CESSNA 172 - Velivolo ad ala alta quattro posti. Nasce
nel 1950 ed è stato senz'altro il velivolo più diffuso e
maggiormente utilizzato come addestratore nel mondo. Oggi se
ne trovano in giro sempre meno esemplari, nonostante costi
poco ed abbia una grande capacità di carico e spazio in
cabina.
Costo orario sui 180 €.
In USA da 110 a 150 $. |
PIPER PA 18 SUPER CUB - Velivolo ad ala alta, due
posti in tandem. Carrello classico (ruotino posteriore).
Non è un velivolo da scuola vero e proprio, ma se presente
nella flotta dell'aeroclub è un'esperienza che vale la pena
fare, magari anche prima di prendere il PPl.
Dovrebbe costare comunque meno degli altri ed è decisamente
più complesso da pilotare in atterraggio e decollo. Volare
un tail dragger vuol dire imparare ad utilizzare la
pedaliera e guadagnare una sensibilità alla cloche che con
il carrello triciclo, più facile, non viene valorizzata.
Costo orario inferiore a 150 € in USA siamo sui 60 $ |
Grossolanamente si può dire che la spesa
varia dai 10 ai 15.000 €.
Il mantenimento comporta 12 ore di volo /anno di cui una con un istruttore (in realtà il rinnovo si fa ogni due
anni, pertanto le 12 ore e il volo con l'istruttore sono
obbligatori solo nel secondo anno).
Per chi comincia a volare però 12 ore sono un'attività meno
che minima, che non garantisce l'allenamento necessario al
volo in sicurezza. Per essere realistici occorre mettere in
conto almeno una ventina di ore/anno per i primi due o tre
anni.
Queste non sono un problema per il pilota che volendo
continuare nella carriera dopo la licenza PPL opererà per la
licenza CPL, e quindi volerà ben oltre tali limiti.
Diventa invece un incubo per chi ha la licenza, la vuole
mantenere, ma di fatto non ha una vera e propria attività da
svolgere.
Anche per il PPL non vi sono grosse differenze tra EASA e FAA,
però sono abbastanza da rendere necessaria una "conversione"
che potrebbe non essere semplicissima.
Nelle scuole USA è oggi quasi sempre possibile prendere la
licenza FAA insieme alla licenza EASA.
Con la licenza di pilota privato si può inizialmente
pilotare un velivolo che abbia un singolo motore a pistoni (SEP
- Single Engine Piston) in VFR (Visual Flight Rules - cioè
volo a vista), successivamente si possono ottenere le
seguenti abilitazioni:
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VFR NOTTURNO |
E' un'abilitazione che permette di
volare anche durante le ore notturne, sempre in
condizioni di ottima visibilità.
Per ottenere la qualifica al volo VFR/N occorre
aver
seguito un corso teorico pratico approvato dall’ENAC, che preveda
3 ore di volo a doppio comando ed 1 di navigazione
più una navigazione a doppio comando di almeno 50
miglia nautiche, 5 decolli e 5 atterraggi con
arresto completo del motore (non touch and go).
Per mantenere l'allenamento (cioè la possibilità di
volare in VFR notturno con passeggeri a bordo)
occorrono almeno 3 atterraggi e 3 decolli in VFR/N
negli ultimi 90 giorni.
L'abilitazione si può conseguire anche durante
l'addestramento per la licenza PPL.
Nota: non tutti gli aeroporti accettano il VFR
notturno. Ad esempio su Genova non si può fare. |
Per il mantenimento della qualificazione VFR/N
occorre una attività minima annua di 5 decolli e 5
atterraggi e una navigazione (decollo e atterraggio
su aeroporti diversi).
In USA si può volare di notte senza una particolare
abilitazione. Bastano paio di voli a discrezione
dell'istruttore e non occorre nessun allenamento. Si
vola in VFR/N su tutti gli aeroporti. In genere
basta entrare in frequenza e premere il pulsante "Push
to talk" (cioè emettere la portante) per attivare
l'accensione automatica delle luci a bordo pista.
(con due colpi si spengono) |
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IFR - volo strumentale |
L'abilitazione al volo strumentale (IR -
Instrumental Rules) si ottiene con un corso
specifico e con almeno 150 ore di volo come pilota
responsabile.
L'abilitazione IFR vuol dire poter volare in
condizioni di visibilità ridotta su aeroporti
qualificati.
Ma non solo.
Nel volo a vista (VFR) è il pilota a dover mantenere
la separazione dagli altri velivoli, mentre nel volo
strumentale (IFR) mantenere i velivoli separati tra
loro è compito dell'operatore di torre.
Questo, in pratica, vuol dire che un aeroporto
trafficato da voli commerciali, come potrebbe essere
Linate o Malpensa, tutti rigorosamente IFR anche con
visibilità ottima, può avere difficoltà ad inserire
un traffico VFR.
Addirittura potrebbe non accettare un traffico VFR.
In questo caso l'abilitazione IFR è lì'unico modo
per poter atterrare su questi aeroporti. |
Mentre chi vola per divertimento difficilmente trova
utile questa qualifica, per chi ha un brevetto
commerciale è praticamente irrinunciabile.
Il fatto che sia richiesto lo stesso numero di ore
anche per il conseguimento della licenza CPL fa si
che per lo più l'abilitazione strumentale si abbini
proprio al conseguimento della CPL. |
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Traino alianti |
Con il PPL e 100 ore di volo è possibile
conseguire l'abilitazione al traino alianti.
Occorrono un paio di voli come pilota a bordo di un
aliante trainato (con istruttore a bordo
dell'aliante - chi ha la licenza di volo a vela
ovviamente è esentato) e 10 traini eseguiti sotto la
supervisione di un istruttore.
5 a doppio comando e 5 da solisti.
Normalmente è un modo per "fare ore" senza spendere
(essendo un servizio per gli aliantisti, in tutti i
club di volo a vela il pilota non paga le ore volate
per trainare).
Meno valido di quanto si pensi, visto che un traino
in realtà dura un media di 10-12 minuti e in una
giornata difficilmente si riescono a fare più di 6/8
traini.
Questo soprattutto perché, anche dove si vola
parecchio, non si è soli e quindi si devono
dividere i voli con altri piloti. |
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Lancio Paracadutisti |
Con almeno 200 ore di volo si
può conseguire l'abilitazione al lancio
paracadutisti.
Per fare ciò occorre un'attività specifica che può
essere eseguita anche semplicemente in coppia con un
pilota abilitato.
In pratica bisogna accompagnare il pilota per 5
lanci e pilotare l'aereo con un pilota abilitato a
bordo per altri 5.
Ovviamente per eseguire lanci con uno specifico
aereo, ad esempio un velivolo equipaggiato con
motore a turbina come il Pilatus PC6, occorre avere
l'abilitazione specifica a quella classe di
velivolo.
Anche questa è un'attività che non può essere
remunerata con una licenza PPL, ma può essere utile
ad accumulare ore di volo senza doverle pagare.
L'abilitazione al Pilatus PC-6 costa mediamente
6/7000 €.
E' frequente che i club di paracadutisti richiedano
un'esperienza superiore alle 400 ore di volo. |
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Aviosuperfici segnalate |
Le aviosuperfici segnalate sono
di fatto dei piccoli aeroporti con superfici in erba
o terra battuta dotate di cinesini che ne delimitano
la pista e in genere di un minimo di infrastrutture
(hangar, stazione radio "biga", manica a
vento).
Per operare su queste superfici non occorre in
realtà un'abilitazione specifica, ma occorre aver
eseguito almeno 5 decolli e 5 atterraggi su
aviosuperfici in compagnia di un pilota istruttore o
comunque esperto.
Occorre inoltre aver eseguito almeno 5 decolli e 5
atterraggi su aviosuperfici negli ultimi 90 giorni. |
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Aviosuperfici non segnalate a fondo innevato |
Oltre alle aviosuperfici segnalate si può
operare anche su terreni non preparati, ad ovvia
condizione che ce ne sia la possibilità tecnica.
Le aviosuperfici si dividono quindi in
- Aviosuperfici segnalate (per le quali non
occorre abilitazione specifica)
- Aviosuperfici segnalate in pendenza
- Aviosuperfici non segnalate
- Aviosuperfici non segnalate in pendenza
- Aviosuperfici a fondo innevato o ghiacciato
- Aviosuperfici in pendenza a fondo innevato o
ghiacciato
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Per poter operare su un'aviosuperfice
non segnalata a fondo innevato (un ghiacciaio di
montagna) occorre una specifica abilitazione che si
può conseguire oggi presso l'Aeroclub
di Aosta o l'Aeroclub
Belluno, avere il permesso del proprietario o
gestore del terreno e darne comunicazione prima del
decollo all'autorità responsabile (normalmente la
stazione dei Carabinieri più vicina) a mezzo fax.
Per il corso occorrono almeno 150 ore di volo come
pilota responsabile.
Il corso per le aviosuperfici in pendenza (AP) a
fondo innevato non è particolarmente costoso o
oneroso in quanto il velivolo utilizzato, per lo più
il Piper PA 18 Super Cub è un velivolo semplice e
relativamente economico.
Spesso però le maggiori difficoltà il pilota allievo
le incontra nell'atterrare e decollare con un
velivolo a carrello classico (ruotino posteriore).
Se intenzionati a fare questa abilitazione potrebbe
essere conveniente fare prima, magari in un
aeroporto locale, un po' di attività con il tail
dragger. |
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Idrovolante |
Rientra nelle
abilitazioni per "classi" di velivoli.
In Italia l'unico aeroclub che opera con idrovolanti
è
l'aeroclub di Como.
Presso l'aeroclub è possibile ottenere direttamente
la licenza PPL su idrovolante (in questo caso sarà
poi necessaria l'abilitazione alla "classe" velivolo
terrestre per poter operare su aeroporti) oppure
l'abilitazione alla "classe" SEP/SEA - Idrovolante
monomotore successivamente al conseguimento della
licenza.
Il corso comprende una parte teorica ed una pratica
per un minimo di 8 ore complessive.
In Italia tutti i bacini interni sono classificati "idrosuperfici"
e quindi, stante la possibilità tecnica e avendo
ottenuto l'autorizzazione dal gestore (normalmente
la Capitaneria di Porto), è possibile ammarare
praticamente ovunque.
Per ovvie ragioni di sicurezza è però in genere
vietato operare durante il periodo estivo, quando
gli specchi d'acque sono trafficati da natanti di
vario genere e da bagnanti. |
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Volo acrobatico |
Con almeno 100 ore
di volo come pilota responsabile si può seguire un
corso per ottenere l'abilitazione al volo
acrobatico.
Il corso consta di 10 ore di teoria e 10 di volo.
Il velivolo più utilizzato nelle scuole italiane è
il CAP 10, costo orario medio 250 €.
Come per i velivoli utilizzati per il volo in
montagna anche il CAP 10 è un carrello "classico" (Tail
Dragger), pertanto oltre alle ore di addestramento
al volo acrobatico vero e proprio occorre, per chi
non ne ha familiarità, anche un addestramento
specifico all'atterraggio e al decollo con questo
tipo di velivolo. |
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Istruttore di volo |
Da quando in Italia è recepita
la normativa europea EASA, è possibile fare
l'istruttore di volo anche con la licenza di pilota
privato PPL.
Per conseguire la licenza di istruttore occorre
avere all'attivo almeno 200 ore di volo, aver
superato la parte teorica dell'esame per la licenza
commerciale CPL e seguire un corso specifico presso
un ATO abilitato.
Il corso comprende 10 ore di volo d’istruzione
strumentale delle quali non più di 5 possono essere
di volo strumentale a terra su allenatore per le
procedure di volo o simulatore; 20 ore di
navigazione come pilota responsabile, incluso un
volo di 300 NM (540 Km) con due atterraggi, con
completo arresto del motore, in due differenti
aeroporti |
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Abilitazione per classi di velivoli
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Le abilitazioni per classe comprendono:
1) aeroplani monomotore (SEP)
2) idrovolanti monomotore (SEP/SEA)
3) aeroplani plurimotore (MEP)
4) idrovolanti plurimotore (MEP/SEA)
5) aeroplani monomotore a turbina (SET)
6) aeroplani plurimotore a turbina (MET)
7) idrovolanti monomotore a turbina (SET/SEA)
8) idrovolanti plurimotore a turbina (MET/SEA)
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Nell'ambito dell'abilitazione per classe possono essere previste sottoclassi e può, inoltre, essere previsto un limite di peso massimo al decollo.
L'abilitazione per classe può essere rilasciata solamente per gli aeromobili certificati per un solo pilota.
Come per le altre abilitazioni è necessario
mantenere un allenamento costante o queste decadono. |
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Abilitazione per tipi di velivoli
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L'abilitazione per tipo e' prescritta per i velivoli certificati per più di un pilota o ad alte prestazioni (HPA); sebbene sia possibile ottenerla anche con la licenza PPL normalmente ha poco senso.
Le abilitazioni per tipo "Type Rating" consentono di svolgere le funzioni di pilota responsabile o di copilota su un particolare tipo di velivolo.
Richiedono l'abilitazione per tipo in pratica tutti i velivoli a getto.
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Abilitazione allo svolgimento di attività agricola |
L'abilitazione allo svolgimento di attività
aerea agricola autorizza il titolare a
svolgere tale specifica attività
con velivoli certificati allo scopo.
Per
ottenere l'abilitazione in Europa occorre la
licenza CPL (commerciale). In USA è possibile
esercitare questa attività anche con la licenza
PPL.
Nota: Se vi trovate in USA con la vs. licenza di
volo europea EASA potete farvi "convertire" la
licenza in FAA:. Su tale licenza però sarà
esplicitamente indicato che NON potete svolgere
lavoro agricolo.
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LICENZA DI
PILOTA COMMERCIALE DI VELIVOLO (CPL) |
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Quale premessa,
ovvia ed irrinunciabile, per qualsiasi livello di
lavoro aereo si voglia affrontare, c'è l'ottima
conoscenza della lingua inglese.
Senza questa competenza è praticamente impossibile
poter sperare di trovare un lavoro come pilota a
qualsiasi livello.
Per questo d'ora in avanti l'inglese "fluente"
non verrò citata come competenza necessaria ma viene
sempre sottintesa. |
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Per poter svolgere lavoro aereo
occorre conseguire la licenza di pilota commerciale
CPL. Questa può essere "limitata" se non è abbinata
alla abilitazione al volo IFR o illimitata CPL-IR se
invece si consegue anche questa abilitazione.
La licenza CPL è uno step obbligato per poter essere
pagati per volare.
Potrebbe essere anche un punto di arrivo per il pilota se
la nostra intenzione non è volare in linea. Potrebbe
esserlo, se non fosse che in genere, anche per
lavori per cui sia sufficiente la licenza CPL, le
aziende spesso richiedono o se volete preferiscono piloti con la licenza ATPL, magari "frozen".
Esiste tutta una serie di possibili impieghi, che in
genere vengono indicati con attività di "Terzo
Livello" in quanto in passato, quando esistevano
ancora i "brevetti", si potevano svolgere appunto
con il brevetto di "terzo grado" (il primo era un
brevetto che abilitava a volare da soli, esisteva
solo in Italia, poi c'era il secondo grado che
equivaleva all'attuale PPL e quindi il terzo grado
che corrispondeva al CPL).
Il volo di terzo livello può essere appagante quanto
e forse anche più del volo in linea. Dipende molto
anche dal carattere del pilota, per uno "spirito
libero" fare il "bush pilot" o aerotaxi, aero
ambulanza, o essere il pilota personale di un VIP
potrebbe anche essere preferibile a quello che
potrebbe essere magari un po' forzatamente definito
il "tran tran" del pilota di linea. |
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Il mercato del lavoro aeronautico, però, si
"scontra" con quello che in ogni altra attività sembrerebbe
un assurdo.
E cioè, visto che per avanzare nelle qualifiche occorre
accumulare ore di volo, ci sono moltissimi piloti che sono
disposti a lavorare anche con stipendi molto bassi, quando
non addirittura gratis, quando (e non è così assurdo come
sembra) non siano disposti anche a pagare.
Gli impieghi classici del CPL sono attività quale traino
striscioni, sorveglianza antincendio, aerotaxi, attività
agricola, fotogrammetrie aeree ...
Non è difficilissimo lavorare, ma è difficile farsi pagare
il giusto... E spesso il pilota CPL si trova a volare da
solo, deve cioè arrangiarsi e mandare avanti il compito che
gli hanno assegnato da solo.
Volando in linea invece si comincia sempre affiancando un
comandante esperto, e quindi sostanzialmente si fa una vita
più tranquilla.
Differente è la situazione in USA, dove non esiste la figura
di ATPL "frozen".
Negli USA per poter volare secondo FAR 121 (trasporto
passeggeri) anche se seduti a destra, occorre una licenza
ATPL completa delle 1500 ore di volo.
E' quindi prassi normale, ottenuto il CPL, fare training per
raggiungere le 1500 ore come pilota commerciale, e solo dopo
ci si può immettere sul mercato di linea.
Da notare che le realtà variano in continuazione. In USA, ad
esempio, dopo un periodo in cui volare non era più un lavoro
abbordabile, oggi il mercato è invece fortemente in
espansione, e c'è quindi grosso bisogno di piloti.
Questa realtà può variare da un momento all'altro e per
ragioni anche non necessariamente "commerciali".
Ad esempio con l'undici settembre c'è stato un enorme calo
nel mercato del volo di linea, ma contemporaneamente si è
ampliato quello dei piloti executive (i manager non
prendevano più l'aereo di linea e quindi avevano bisogno di
un velivolo aziendale) |
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Pilota istruttore |
E' di gran lunga l'attività più praticata
dal pilota con CPL, spesso con l'intenzione di "fare ore"
per poi arrivare a diventare pilota di linea.
Se si è all'interno di una scuola di volo è abbastanza
normale (specie in USA) unire le due attività di "allievo"
ATPL e contemporaneamente "istruttore" CPL.
In questo modo ci si mantiene e ci si pagano gli esami
teorici per l'ATPL, mentre si continua a fare attività
di volo e si accumulano ore.
Per diventare istruttori, oltre alla licenza commerciale
occorre superare un corso specifico.
Se si opera nell'ambito di una scuola di volo non è
infrequente che il costi del corso vengano sostenuti dalla
scuola stessa e poi ripagati successivamente in "natura" una
volta diventati istruttori.
E' un'attività molto semplice, soprattutto perché non
bisogna cercare al di fuori della stessa scuola che si sta
frequentando. Per contro l'istruttore, continuando a volare
su velivoli "semplici", al raggiungimento delle 1500 ore è
poco "appetibile" dal mercato (non ha esperienza su velivoli
ad alte prestazioni). |
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Bush Pilot |
Il bush pilot, letteralmente "pilota di
cespugli" è un pilota che opera su aviosuperfici non
preparate o addirittura occasionali.
I più noti sono i
bush pilot alaskiani.
In Italia il mercato del bush pilot è inesistente, ma
Africa, Sudamerica, Asia e Canada/Alaska offrono invece
buone opportunità.
E' una vita ovviamente avventurosa, non necessita di
particolari abilitazioni (basta il CPL, ovviamente sarà
opportuno convertirlo in FAA o meglio ancora conseguirlo
direttamente in versione FAA negli USA). |
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Aerotaxi |
Il pilota di aerotaxi di fatto è il vero e
proprio "terzo livello" di una volta.
Le qualifiche richieste dipendono dalla compagnia di
aerotaxi e dal velivolo utilizzato.
In via teorica basta il CPL-IR (cioè illimitato, licenza di
pilota commerciale più abilitazione IFR) ma molte compagnie
richiedono l'ATPL o almeno l'ATPL frozen.
Essendo attività commerciali private non esiste un vero e
proprio standard, sebbene, ovviamente, le compagnie tendano
a scegliere piloti con maggiore esperienza.
Spesso in questi casi un pilota con l'ATPL frozen, magari
con le sole 200 ore minime da meno garanzie di un CPL con
6000 ore di volo.
Per contro il ragazzino con l'ATPL frozen, come già
ricordato, ha meno pretese economiche del quarantenne con le
6000 ore ...
In USA, come già detto, è un lavoro da CPL-IR. |
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Attività agricola |
E' un'attività praticamente inesistente in
Italia.
In USA è praticata con il solo PPL. |
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Traino striscioni e
sorveglianza antincendio |
Il traino striscioni e la sorveglianza
antincendio sono attività prettamente stagionali,
normalmente mal pagate, ma permettono di accumulare un
notevole numero di ore di volo.
Per il traino striscioni occorre una specifica abilitazione,
mentre per l'attività di sorveglianza antincendio non
occorre nessun particolare titolo.
A rigore sarebbe sufficiente il PPL se non fosse che, come
già detto, con il PPL non si può essere retribuiti, e quindi
neanche operare, seppure ad eventuale titolo gratuito, per
organizzazioni commerciali. Cioè non si può fare lavoro
aereo. |
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Attività di spegnimento
incendio |
Per pilotare il Bombardier 415 -
Biturboelica anfibio utilizzato nella lotta antincendio, a
tutti noto come Canadair (era il nome della ditta che lo
produceva, ma che è chiusa da tempo), occorre superare una selezione per
accedere alla quale occorrono 1000 ore di volo e licenza ATPL "frozen".
Superata la selezione occorre fare il passaggio macchina (type
rating) che non è detto venga pagato dalla ditta
appaltatrice.
Attualmente la competenza del soccorso e della lotta
antincendio è passata dalla Protezione Civile ai Vigili del
Fuoco - a compagnia (privata) che gestisce velivoli e piloti
è INAER .
In Italia vi sono alcuni equipaggi fissi, che operano
durante tutto l'anno, ma una buona parte viene assunta con
contratti stagionali solo durante la stagione calda. |
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Corporate |
Il pilota "aziendale" è una figura
particolare.
Come ben si può immaginare il pilota aziendale ha un
rapporto esclusivo con l'azienda che lo assume, e anche i
parametri valutati variano da azienda ad azienda.
Per piccole realtà può essere sufficiente anche un CPL-IR,
ma per lo più vengono preferiti piloti di esperienza, quindi
ex ATPL (come già detto, non in USA).
Sono però realtà private, quindi anche un pilota giovane,
che sappia "vendersi", e magari raccomandato seriamente (la
raccomandazione non è necessariamente un valore negativo: se
chi "raccomanda" è serio e lo fa non sulla base di una
funzione clientelare, ma sulla base della effettiva
conoscenza e fiducia nell'elemento raccomandato, può essere
una via preferenziale percorribile) può avere
possibilità di lavorare, specie in una realtà media o medio
grande, dove abbia la possibilità di fare esperienza al
fianco di un pilota più anziano.
Il problema del CPL, come già esposto, è proprio il fatto
che il pilota spesso opera in realtà piccole, e quindi da
solo.
Per questo un pilota senza esperienza potrebbe trovarsi in
difficoltà. |
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Cargo |
Per volare trasportando merci può bastare il
CPL (piccoli trasporti in località particolari), ma per lo
più le richieste delle compagnie sono identiche a quelle per
il volo di linea.
Sulle macchine piccole (C206/402) si fanno più o meno sempre
le stesse rotte, con la possibilità di fare riferimento ad
una "base"
Su macchine grosse (B747,MD11,B757) la differenza la fa la
compagnia. In compagnie grandi quali FedEx o UPS la vita non
è dissimile da quella di un pilota di linea. Per compagnie
più piccole è una via di mezzo tra il pilota di linea e il
pilota aziendale.
La Atlas ha turni di 17 giorni consecutivi, uno schedule che
cambia continuamente, presenza mondiale (esci di casa
pensando di andare in Sudamerica e ti ritrovi in Alaska) Non
hai assistenti di volo o i 450 passeggeri e le loro
esigenze.
In Europa compagnie cargo sono TNT, CargoLux, LH Cargo,
AirFrance Cargo, KLM, le prime fanno solo cargo, le altre
hanno flotte miste.
In USA si vola cargo col CPL a condizione che il tipo di
volo non ricada nelle direttive FAR 121. |
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Linee regionali |
Lavoro praticamente inesistente in Italia, è
invece molto sviluppato in USA ed è il tipico lavoro per i
piloti CPL in attesa di raggiungere le 1500 ore..
I piloti regionali in genere sono pagati poco e sfruttati
molto. Per questo non è difficile trovare un impiego che può
servire a fare ore (ed è per questo che i piloti vengono
pagati poco).
Spesso però sono esperienze che corrono il rischio di
diventare definitive, perché, come già detto, le grosse
compagnie di linea preferiscono attingere direttamente dalle
scuole di volo. |
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LICENZA
DI PILOTA DI LINEA (ATPL) |
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Per ottenere la licenza di pilota di linea ATPL
occorrono 1500 ore di volo.
Come sempre questo è l'ostacolo più oneroso.
Esiste però la possibilità di ottenere la sola licenza di
ATPL "frozen" (congelata) che si ottiene dopo aver superato tutti i test teorici relativi.
Con l'ATPL frozen è possibile "sedersi sul seggiolino di
sinistra" di un aereo di linea e quindi, di fatto,
cominciare il training in linea per raggiungere le 1500 ore,
poter dare l'esame pratico e quindi diventare comandante
ATPL "unfrozen".
Il costo, conseguito da zero ore ad ATPL frozen presso una
scuola di volo in Italia è di circa 50/60.000 € - Su
internet si trovano scuole (Est europeo) che permettono di
ottenerlo con poco più di 35.000€.
Nello scegliere eventualmente la scuola di volo a cui
affidarsi, però, oltre alla valutazione economica, è bene
indagare su quali "contatti" la scuola ha presso le varie
compagnie aeree.
Questo perché l'ATPL frozen o unfrozen, da solo, vale poco.
Se non si viene inseriti in una compagnia il "titolo" da
solo non da da mangiare.
Molte scuole di volo (estere) garantiscono quasi al 100%
l'ingresso in una compagnia aerea
che
può arrivare a pagare il typerating e offrire uno stipendio
decoroso sin dal primo giorno di lavoro, ma in genere hanno
costi ben superiori ai 60.000 € citati prima.
Ed è anche vero il "viceversa", e cioè che la maggior parte
delle compagnie aeree attingono il loro personale di volo
direttamente dalle scuole.
Anche una volta inseriti in una compagnia le cose variano da
compagnia a compagnia. |
Da valutare non è soltanto lo stipendio e la "base", cioè la
località dove occorrerà trasferirsi, ma anche il fatto che
la compagnia contribuisca o meno al conseguimento dei vari "typerating"
che necessitano per poter proseguire nella carriera. Un ordine di grandezza per lo stipendio (lordo) come
secondo ufficiale è di 60.000 €/anno, una volta diventati
primo ufficiale sempre indicativamente si può valutare uno
stipendio lordo di 72.000 €/anno.
Spesso lo stipendio dipende dalla base in cui si opera. Se
dovete vivere in Svizzera dove il costo della vita è più
alto, sarà alto anche lo stipendio.
Optando per una scuola low cost la preparazione può comunque
essere ottima, ma diventa più difficile poi inserirsi in una
compagnia.
In pratica l'unica compagnia che assume senza particolari
convenzioni con le scuole è Ryanair.
Ryanair fa spesso selezioni per piloti (questo in funzione
della domanda/offerta del mercato), dove più o meno un
pilota su due viene "preso" (attenzione, questo vuol dire
che uno su due viene scartato, e non è poi possibile
"ritentare").
Easyjet ha attualmente in corso una campagna di espansione e
assume decine di nuovi piloti ogni anno.
Addirittura British Airways è arrivata a mettere inserzioni su
Facebook per la ricerca di nuovi piloti.
In questo momento (2019) la richiesta di piloti è superiore
all'offerta, pertanto la probabilità di non riuscire a
trovare posto in linea è molto bassa. |
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LICENZA
MULTI PILOT (MPL) |
Questa è un nuovo tipo di licenza, voluto per lo più dalle
compagnie aeree asiatiche che hanno bisogno di tantissimi
piloti e non possono aspettare i tempi necessari alla loro
formazione.
In pratica è una licenza che abilita al volo di linea come
primo ufficiale (tipo l'ATPL frozen) ma solo con uno
specifico tipo di aereo e per una specifica compagnia.
Si ottiene in vario modo con pochissime ore di volo e molto
simulatore e occorre essere in pratica già "inquadrati" in
una compagnia.
In sostanza è la compagnia stessa che supervisiona
l'addestramento che è mirato alla condotta di un tipo
particolare di aereo e con le specifiche di quella
compagnia.
Il pilota MPL ottenuta la licenza può poi solo volare con
quell'aereo e con quella compagnia, non può, ad esempio,
farsi assumere da altri.
Non può nemmeno volare col Piper PA28 dell'aeroclub.
I vantaggi sono evidenti: il costo è praticamente zero (se
la compagnia paga l'addestramento) e vi è la certezza
matematica dell'impiego.
Per contro esistono già compagnie che lucrano su questa
licenza, facendola pagare all'allievo e non garantendo
nemmeno il posto a fine corso ... Come sempre occorre fare
attenzione e avere accordi ben definiti e chiari.
Gli svantaggi sono quelli elencati sopra: si vola solo con
la compagnia che ti ha addestrato, non c'è alcuna
possibilità di cambiare. |
IL PEZZO
DI CARTA |
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Nello scegliere la strada per arrivare ad un obiettivo, la prima
cosa da fare è IDENTIFICARE CHIARAMENTE L'OBIETTIVO.
Per un pilota il titolo in se, il "foglio di carta" NON E'
L'OBIETTIVO.
L'obiettivo è lavorare come piota.
L'ATPL frozen, in se, consta di una licenza CPL e di una serie di
esami orali per i quali uno, con tempo e volontà può anche
prepararsi per conto proprio, a costo se non zero molto basso.
Il punto è che se poi non trovo una compagnia che mi prenda in linea
del titolo non me ne faccio assolutamente nulla.
E questo vale anche per un eventuale ATPL "unfrozen", se comunque in
qualche modo riuscissi a raggiungerlo.
Quando si sceglie la via formativa che seguiremo, questo concetto
deve essere ben chiaro.
Io spero che anche chi ha scelto un corso nella scuola secondaria
per conseguire un diploma non lo abbia fatto per "il pezzo di
carta", ma per la preparazione personale e per la crescita che il
corso permette.
Noi non siamo il pezzo di carta che abbiano raggiunto, ma siamo la
nostra capacità di risolvere problemi, la nostra cultura, il nostro
linguaggio, le nostre competenze.
E questo in aeronautica è vero senza ambiguità. Il "foglio di carta"
non serve a nulla. Nessuna compagnia ci assumerà solo in base al
fatto che possediamo un titolo, ma vorrà garanzie sulle nostre
capacità.
Per lo più questo una compagnia lo fa affidandosi ad una particolare
scuola che garantisca uno standard addestrativo ed una selezione
coerente con le necessità della compagnia.
In pratica, come già detto, solo poche compagnie low cost non adottano questo standard.
Il "pezzo di carta" da solo non è nulla. Una scuola che non aiuti
(garantisca è una parola forte, ma alcune scuole lo fanno)
l'inserimento in una compagnia magari costa meno, ma il motivo è
che, sebbene il "pezzo di carta" ottenuto sia lo stesso,
l'addestramento sostenuto è diverso. Lungi dal sostenere che non sia
comunque qualificato, non è però quello richiesto dalle compagnie.
Il rischio è di arrivare ad avere un ATPL e poi aprire un ristorante. |
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Gli operatori di "diventa
pilota" si sono
specializzati proprio nel supporto agli allievi piloti nel
loro percorso formativo.
Agenti per scuole a livello europeo (Jerez, CAE Oxford)
assistono lo studente dal primo volo sino all'impiego.
Far capo a loro come riferimento per le nostre scelte può
essere un aiuto da non sottovalutare. |
COSA
FARE ADESSO |
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Se la domanda è cosa fare per ora, da
giovani (tra i 16 anni e la maturità), il suggerimento
potrebbe essere, riguardo il volo, di considerare la
possibilità dell'aliante, economico e molto "formativo",
anche se non utile per la futura carriera.
Utilissimo e consigliatissimo è dedicarsi ad approfondire la
conoscenza dell'inglese, magari durante le vacanze estive,
con periodi prolungati all'estero (USA, UK, Malta). |
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